Sembrano fiori e sono buoni da mangiare: parliamo dei carciofi, che non sono un frutto, né un tubero e ancor meno una radice. Sono infatti fiori ancora in bocciolo appartenenti alla famiglia delle Composite.
In Europa il carciofo, il cui nome scientifico è Cynara Scolymus, si trova solo nelle varietà da coltura, soprattutto in Spagna e in Italia. Infatti, da Nord a Sud e Isole comprese, possiamo trovare moltissime tipologie di carciofi appartenenti a tre diverse macro categorie: carciofo spinoso, carciofo tradizionale e carciofo mammola, diversi anche per i loro colori, che vanno dal verde al viola. Scopriamone insieme varietà, i benefici, qualche curiosità e le ricette per cucinarli.
Storia e origini dei carciofi
Tanto buoni e salutari, persino Teofrasto, nel suo libro Historia Plantarum, dedica ai carciofi dei versi in cui cita le loro preziose virtù. Fu seguito da Plinio, che oltre a vantarne le proprietà benefiche, li citava anche come uno degli ortaggi preferiti dai palati più raffinati del tempo.
I carciofi hanno origini mediorientali ed erano conosciuti e utilizzati già al tempo degli Egizi sia per scopi alimentari che per le loro proprietà curative. La pianta arrivò in Italia grazie agli Etruschi e lo si evince dalle numerose raffigurazioni delle foglie di carciofi su capitelli egiziani e orientali. Sono stati successivamente gli Arabi a scoprirlo in Sicilia, dove crearono una nuova varietà che esportarono in Spagna. E infatti il nome arrivato ai nostri giorni viene proprio dall’arabo karshuf. Più avanti, al tramonto dell’epoca medievale, il carciofo arrivò anche Oltralpe dai cugini francesi, grazie a Caterina de’ Medici dopo il matrimonio con Enrico II di Francia.
curiosità da conoscere
Il carciofo venne da subito apprezzato anche in America, tanto che a Castroville, una cittadina della California molto nota dai primi del ‘900 per la produzione di carciofi, venne istituto un festival annuale del carciofo. E fu nel corso della prima edizione della manifestazione, nel 1947, che l’allora sconosciuta Marilyn Monroe, venne eletta reginetta di bellezza diventando poi un’attrice di fama internazionale.
proprietà benefiche dei carciofi e della pianta
Diuretici, digestivi e coadiuvanti delle funzioni renali ed epatiche, i carciofi sono ricchi di proprietà nutrizionali che li rendono un ortaggio adatto per ogni tipo di alimentazione. Contengono solo 22 calorie per 100 grammi e sono ricchi di vitamine del gruppo A, C e K oltre a sali minerali come potassio, magnesio e ferro, indispensabili in una dieta sana ed equilibrata. Sono ricchi di fibre, riducono glicemia e colesterolo, regolano la motilità intestinale e contengono molteplici sostanze amiche della salute.
Ottime tutte le parti della pianta
Inoltre, della pianta del carciofo non si butta via niente perché: i fiori sono commestibili e ricchi di luteina, beta-carotene, zeaxantina; nelle foglie si trova grande quantità di cinarina, noto polifenolo utilizzato in fitoterapia che aiuta il fegato a depurarsi e favorisce la diuresi; le radici, utilizzate soprattuto per la preparazione di decotti, sono anch’esse ricche di sostanze e con molteplici proprietà depurative. La stessa cinarina è poi la sostanza che caratterizza il retrogusto amaro del carciofo, che risulta essere un alimento immancabile a tavola. Persino in estate, sotto forma di conserve.
Come pulire e cucinare i carciofi
Per prima cosa bisogna capire se disponente di un prodotto surgelato o fresco. Nel primo caso basterà cuocere i carciofi direttamente per la ricetta che avete in mente. Nel secondo sarà necessaria la pulizia.
Ecco come pulirli
Questa fase deve essere eseguita indossando i guanti oppure inumidendosi spesso le mani con il limone. I carciofi sono infatti noti per macchiare le mani che rimarranno imbrunite per qualche giorno. La fase di mondatura è un po’ laboriosa ma il sapore dei carciofo fresco vi ripagherà dalla fatica fatta.
I passaggi:
- Munitevi di una ciotola piena di acqua leggermente acidulata con succo di limone o aceto
- Passatevi le bucce di limone sulle mani
- Tagliate le punte dei carciofi con un coltello affilato
- Staccate le brattee più esterne che hanno una consistenza dura. Così facilitate la cottura fino al cuore
- Se avete intenzione di ricavare i cuori potete eliminare gran parte delle foglie e conservare le più tenere
- Eliminate anche i peli presenti all’interno, chiamata anche “barba” o “fieno”, situata nella zona centrale dell’ortaggio, che ha un sapore amaro e una consistenza poco piacevole
- Tuffate ogni cuor di carciofo all’interno della ciotola con acqua e aceto, poi asciugateli passate alla fase di cottura prevista dalla vostra ricetta.
Metodi di cottura e ricette
I carciofi si possono cuocere nei modi più disparati e condire con tantissimi ingredienti. In Italia sono un grande classico sott’olio o sottaceto. Sbollentarli può costituire anche la base per la preparazione di altre ricette, come una buona frittata. Se non li sbollentate prima, i vostri carciofi diventeranno bluastri, segno che si sono ossidati. Il carciofo è infatti un ortaggio che soffre molto il processo di ossidazione e anche per servirli crudi bisognerà tuffarli in acqua acidulata.
Una ricetta iconica del carciofo è senza dubbio quella che lo vuole ripieno con tocchetti di formaggio, aglio, prezzemolo e pangrattato. In questo caso si utilizzerà solo il vapore di una pentola in ebollizione dove mettere i carciofi ripieni, ai quali avrete lasciato il gambo lungo, in posizione verticale senza farli bagnare dall’acqua di fondo.
Ovviamente la frittura costituisce uno dei migliori modi per cuocere i carciofi. E come vuole la tradizionale cucina Kosher, friggeteli interi per due volte di fila facendoli raffreddare e serviteli con olio, aglio, prezzemolo e pepe nero. Ottimo anche il risotto ai carciofi, una ricetta che i nostri chef hanno proposto nel menu tradizione e che garantisce un equilibrato apporto nutrizionale e un pieno di gusto.
I carciofi arrosto sono talmente una specialità del Meridione, dove è possibile mangiarli per tutta la stagione fredda, fino a primavera, da fruttivendoli o nelle bancarelle di street food simili a quelle delle caldarroste. Per prepararli basta mondarli dalle foglie più coriacee buttarlo direttamente sulla griglia, sopra le braci ardenti.
I nostri chef hanno proposto dei carciofi sbollentati e appena saltati in padella con un po’ di maggiorana. Si tratta di una ricetta semplice da realizzare, che valorizza al meglio il sapore naturale di questa verdura e ne preserva tutte le proprietà benefiche.
Carciofi in padella al profumo di maggiorana
Portata: Contorno
Cucina: Italiana
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Preparazione: 15 minuti
Cottura: 10 minuti
Servings: 4 persone
- 20 cuori di carciofi
- qb olio di semi di girasole
- qb sale
- qb aceto
- qb maggiorana
- 1 spicchio d' aglio
- Per prima cosa mettere una pentola piena di acqua regolata di sale sul fuoco
- Ricavare i cuori di carciof, privarli della barba e tuffarli in acqua acidulata per bloccare il processo di ossidazione
- Sbollentare i carciofi per 5 minuti poi raffreddarli in acqua e ghiaccio o acqua molto fredda
- Scaldare una padella con l’olio, rosolare uno spicchio d’aglio per 2 minuti, rimuoverlo quindi aggiungere i carciofi e saltarli per un paio di minuti in padella
- Regolare di sale, aggiungere la maggiorana, un po' di aceto e lasciarli riposare per servirli. Sono buoni sia caldi che freddi.