Viviamo in un mondo sempre più digitalizzato e consapevole: un trend che si evidenzia sempre più anche nelle abitudini di vita. Complice la recente pandemia, siamo più attenti a quel che mangiamo, all’apporto nutrizionale dei pasti, alla varietà di alimenti che portiamo in tavola e al loro impatto sull’ambiente. In poche parole, ci stiamo indirizzando verso uno stile di vita più sano e sostenibile, che non include solo il tempo libero ma anche le ore lavorative.


Di conseguenza, sono sempre di più i consumatori attenti a un’alimentazione che anche in pausa pranzo soddisfi le loro esigenze alimentari, incluse eventuali intolleranze, allergie o regimi alimentari specifici, e parallelamente abbia il minimo impatto ambientale. In questa correlazione tra sostenibilità, nutrizione e benessere, le attività di ristorazione svolgono un’importante funzione informativa, perché indirizzano il consumatore nella scelta dei modelli alimentari più adatti, sani e sostenibili.

Conciliare nutrizione sostenibile e ristorazione collettiva con la Dieta Mediterranea


La nutrizione sostenibile propone modelli alimentari con un basso impatto ambientale, ovvero che garantiscono:

  • ridotto utilizzo di risorse idriche
  • basse emissioni di anidride carbonica
  • rispetto della biodiversità e degli ecosistemi

Nella ristorazione collettiva, tutto questo si traduce in:

  • processi di preparazione dei pasti ottimizzati per ridurre le inefficienze produttive
  • riduzione degli sprechi alimentari
  • massimizzazione della raccolta differenziata per riciclare quanto più materiale possibile

Questi sono i punti cardine su cui si basa la filosofia aziendale iColti in Tavola, linea di soluzioni alimentari in grado di soddisfare tutte le esigenze nutrizionali. Un concetto di ristorazione innovativo basato principalmente sulla Dieta Mediterranea, ovvero la dieta sostenibile per eccellenza perché prevede il consumo di poche proteine animali e molte vegetali, come quelle dei legumi.


Cos’è la Dieta Mediterranea

La Dieta Mediterranea è un modello nutrizionale ispirato alle abitudini alimentari dei paesi del bacino Mediterraneo, tra i quali l’Italia. Si tratta di un vero e proprio stile di vita, riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 2010, basato su una piramide alimentare nella quale sono indicati alla base gli alimenti da consumare ogni giorno e al vertice quelli da mangiare ogni tanto.


Sintetizzando, la Dieta Mediterranea prevede un consumo abbondante di alimenti di origine vegetale, come frutta, verdura, cereali possibilmente integrali e legumi, quindi i latticini e al vertice, da inserire nel proprio regime alimentare un paio di volte a settimana, ci sono le proteine animali: pesce, carne, formaggi, seguiti alla punta della piramide dolci, il cui consumo dovrebbe essere molto moderato. Il tutto da condire con olio extravergine d’oliva a crudo ed erbe aromatiche.


Ecco lo schema alimentare per una dieta bilanciata:

  • 45–60% di Carboidrati, di prevalenza complessi (come gli amidi dei cereali)
  • 10–12% di Proteine, corrispondenti a 0,9g per kg di peso corporeo;
  • 20–35% di Grassi con una percentuale di grassi saturi (maggiormente rappresentati in quasi tutti i prodotti animali tranne il pesce) inferiore al 10%
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Quando e come nasce la Dieta Mediterranea


L’Italia svolge un ruolo chiave nella nascita della Dieta Mediterranea! A inventarla fu Ancel Keys, biologo, nutrizionista e fisiologo americano spedito in missione militare in Italia negli anni’40. Qui ebbe modo di notare che la longevità della popolazione era più alta rispetto a molti altri Paesi (ancora oggi la Sardegna è considerata una delle regioni con la più alta speranza di vita rispetto alla media mondiale): decise quindi di trasferirsi a Pioppi, nel Cilento, per studiare le abitudini alimentari della popolazione locale e confrontarle con quelle di altri luoghi.

Questo esperimento fondamentale, chiamato “Seven Countries Study”, evidenziò per la prima volta come alimentazione e stile di vita influissero sia sull’aspettativa di vita che sulla sua qualità. Infatti, la probabilità di incorrere in malattie cardiovascolari, obesità e diabete si riducevano drasticamente nelle zone mediterranee, dove le persone vivevano secondo quelli che oggi sono i principi alla base della Dieta Mediterranea.

La nostra proposta per una Dieta Sostenibile


L’offerta di piatti pronti della linea iColti In Tavola è costituita prevalentemente da piatti a base di cereali, legumi e verdure, alimenti ampiamente sostenibili. Inoltre, tutti i piatti sono confezionati in ATP, ovvero in atmosfera protettiva: questo garantisce una maggiore durata del cibo perché l’aria presente all’interno della confezione viene sostituita con una miscela di gas regolamentata dalla Direttiva europea 95/2/CE. In questo modo gli alimenti freschi durano più a lungo, le proprietà nutrizionali sono preservate e la prolificazione batterica è
rallentata al massimo, riducendo anche lo spreco alimentare. Il tutto usando una tecnologia 100% naturale, senza l’uso di additivi o conservanti.


Una linea dedicata al Benessere

Siamo andati anche oltre, con una linea di piatti interamente dedicata al Benessere inteso non solo come benessere personale, ma anche di tutto ciò che ci circonda. Il menù include proposte a base di seitan, tofu e, più in generale, piatti a base di legumi, alimenti eccezionale dal punto di vista nutrizionale ma a volte poco considerato nelle mense aziendali tradizionali.

Ceci, lenticchie, piselli, fagioli, fave, cicerchie, lupini: i legumi sono ricchi di proteine vegetali e carboidrati complessi e contengono pochi grassi, di cui la maggior parte benefici per la salute. Abbinati ai cereali, inoltre, la loro qualità proteica migliore: via libera quindi ai piatti della tradizione italiana, come pasta e fagioli o risi e bisi.

Altro fattore fondamentale è la sostenibilità dei legumi: la loro coltivazione non necessita grandi quantità di acqua e, dopo l’essiccazione, si conservano intatti per circa due anni. Basta lasciarli in ammollo e poi lessarli in acqua bollente per avere legumi pronti al consumo.

Non si tratta di rinunciare a mangiar bene, perché i legumi sono talmente tanti e hanno una tale versatilità in cucina da rappresentare un vero jolly: dalla pasta e fagioli alle zuppe, dai fagioli dell’occhio stufati alle lenticchie in umido, passando per le insalate a base di cannellini, i lupini da proporre come antipasto o l’hummus di ceci. I legumi sono eccezionali in ogni portata, anche nei secondi piatti come proteina principale e accompagnati da qualche verdura al vapore o saltata.

Scegli, ordina e gusta il tuo pasto sostenibile:

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